Iniziamo le nostre puntate sulle regole del baseball partendo dalla lettura dei dati. Come altri sport popolari in America, il baseball è strettamente legato alle statistiche di gioco. Nella lettura di una partita, vi saranno sempre molti dati sul quale ragionare. Ancora più dati si possono ottenere dalle analisi dei singoli giocatori. Laddove nel nostro calcio si ricordano soltanto i goal segnati dai singoli protagonisti (sfido qualcuno a ricordare quanti assist ha fatto R. Baggio nel 1995-1996), nel baseball moltissimi ricordano il numero di valide o la media in battuta ottenuta da un giocatore durante una stagione. Spesso queste statistiche vengono differenziate tra regular season e post-season. Questo avviene perché molto spesso un giocatore ha offerto una media di prestazioni durante la stagione, ma non ha saputo confermarla ad ottobre (un po'come è avvenuto a Teixera lo scorso anno). Questo avviene sia per la tensione delle partite di playoff, sia per il maggior valore degli avversari. Capita spesso anche il processo inverso, ovviamente (Matsui?).
Vado ad esporre pertanto quelle che sono le sigle di questo sport.
Iniziamo dalla lettura del punteggio di una partita. Quando viene visualizzato il punteggio, vedremo essenzialmente 3 sigle per ogni squadra.
R- runs - Sono i punti ottenuti.
H - hits - Sono le valide ottenute.
E - errors - Sono gli errori riconosciuti ad ogni squadra.
Quando si visualizza il punteggio, c'è un riferimento all'inning di gioco. Se si sta giocando la parte alta del 5° inning, vedremo scritto Top 5th, oppure 5 seguito da una freccia verso l'alto. Se si sta giocando la parte bassa del 5° inning, vedremo scritto Bottom 5th, oppure 5 seguito da una freccia verso il basso.
Sui dati anagrafici di ciascun giocatore troverete le sigle:
B/T - Bat / Throw - Indica se il giocatore batte e lancia (in fase difensiva) con la destra (R) o con la sinistra (L). La dicitura S in battuta indica lo Switch Hitter, ovvero il giocatore che sa battere in entrambi i modi.
Ht - Height - Altezza espressa in piedi
Wt - Weight - Peso espresso in libbre
DOB - Date of birth - Data di nascita
Andiamo a vedere quelle che sono le statistiche individuali dei battitori, valide sia per una singola partita che per una stagione o una intera carriera.
G - Game - Partite giocate
AB - At Bats - Turni in battuta. Sono esclusi i turni in cui:
1) ottiene basi ball (BB)
2) viene colpito dalla pallina avversaria (HBP - Hit by pitch)
3) in cui batte Sacrifice Fly (SF) o Sacrifice Bunt
4) ottiene la prima base per ostruzioni del catcher
5) viene sostituito
6) l'inning termina prima della fine del suo turno di battuta
R - Runs - Punti, ovvero corse in casa base
H - Hits - Valide, ovvero turni in cui ottiene almeno la prima base (BB escluse)
TB - Total Bases - Totale delle basi ottenute
2B - Double - Doppie ottenute in battuta
3B - Triple - Triple ottenute in battuta
HR - HomeRun - Fuoricampo
RBI - Runs Batted In - Punti battuti a casa, ovvero punti ottenuti da altri giocatori grazie ai turni di battuta del giocatore in esame
BB - Baseballs - Basi Ball, ottenute grazie a 4 ball del lanciatore
IBB - Intentional Baseballs - Basi ball intenzionali, decise dalla squadra in difesa per evitare il rischio di una battuta al piatto
SO - Strikeouts - Strikeout, ottenuti dopo il 3° strike del lanciatore (il primo e secondo strike possono essere foul, il terzo no)
SB - Stolen Bases - Basi rubate in fase di lancio
CS - Caught Stealing - Eliminazioni ottenute mentre si cerca di rubare una base
AVG - Average - Media battuta al piatto, ovvero il rapporto tra le valide le le battute (H/AB)
OBP - On Base Percentage - Percentuale di raggiungimento delle basi, calcolando tutto [(H + BB + HBP) / (AB + BB + HBP + SF)]
SLG - Slugging Percentage - Misura la potenza del battitore: (basi raggiunte con le proprie valide) / AB
OPS - On Base Plus Slugging - OBP + SLG
GO / AO - Groundout/airout - Eliminazioni con lancio in base / eliminazioni al volo.
Nota: Nei dati di una singola partita tutti i valori saranno relativi alla singola partita ad esclusione della AVG, che sarà quella stagionale.
Per quanto riguarda le statistiche dei lanciatori, ecco le sigle speciali.
W - Win - Partite vinte
L - Lose - Partite perse
ERA - Earned run average - È la proiezione sui 9 inning dei punti concessi negli inning giocati. [(Punti concessi / inning giocati) * 9]
GS - Game started - Gare iniziate come Starting Pitcher
CG - Completed game - Gare complete, ovvero iniziate e terminate senza essere sostituiti
SHO - Shutout - Gare complete senza aver concesso punti
SV - Saves - Salvezze, ovvero le volte in cui il lanciatore ha chiuso una partita nell'ultimo inning mantenendo il risultato positivo
SVO - Save Opportunity - Le volte in cui il lanciatore ha avuto la possibilità di chiudere la partita
IP - Inning played - Inning giocati
H - Hits - Valide concesse
R - Runs - Punti totali concessi
ER - Earned runs - Punti concessi per propria responsabilità. Sono sottratti dai R i punti concessi solo grazie ad errori dei compagni di difesa.
HR - Homerun - Fuoricampo concessi
HB - Hits baseman - Le volte in cui il lanciatore ha colpito il battitore
BB - Baseball - Basi ball concesse
SO - Strikeout - Eliminazioni al piatto ottenute con 3 strike
AVG - Average - Media battuta concessa ai battitori
WHIP - Walks and hits per inning pitched - Media di concessioni della prima base (per valida o per BB) per inning giocato
GO / AO - Groundout/airout concessi
giovedì 25 febbraio 2010
martedì 23 febbraio 2010
Arriva Park?
Per parlare di casa nostra, prosegue in grande tranquillità la preparazione in vista della stagione. Ed intanto Brian Cashman si muove per migliorare ulteriormente l'efficacia del nostro bullpen. Sembra in dirittura di arrivo l'acquisizione di Chan Ho Park, lanciatore destro di 36 anni che lo scorso anno giocava nei Phillies campioni in NL. Lo scorso anno ha fatto 3-3 in 45 partite, 4.43 di ERA, tra cui 7 partenze. Già perché Park ha lungo un passato da lanciatore partente; ma non crediamo possa inserirsi nella contesa Hughes-Chamberlain per il 5° posto in rotazione. Il nostro giudizio? Sarebbe un ottimo acquisto.
venerdì 19 febbraio 2010
Si scaldano i motori
Primo raduno per lanciatori e ricevitori questa settimana in Florida. Di fatto, sono già tutti al lavoro in vista del 4 aprile, giorno dell'apertura della stagione con la superclassica a FEnway Park contro i Red Sox.
Tra i temi più scottanti di questi giorni, oltre a quelli già citati, c'è sicuramente il rinnovo di contratto per Jeter e Rivera. Moltissimi si chiedono perché la questione non sia già stata affrontata dai dirigenti, ma mi permetto di dissentire con costoro. Alla fine, che fretta c'è? Il destino di New York e di questi due "ragazzi" è inscindibile. Che il contratto venga rinnovato oggi o tra 4 mesi, poco importa. Sappiamo quanto loro siano tranquilli, pertanto il rinnovo non può rappresentare un impedimento alla loro preparazione.
Per quanto concerne i ruoli, ci soffermiamo sui dubbi relativi agli esterni che partiranno titolari in stagione. L'unico tassello fisso pare essere Swisher a destra. Per il centro, ci sono varie opzioni. L'acquisizione di Granderson (che lo scorso anno giocava proprio al centro), sembrava tagliare fuori Gardner. In realtà le ultime informazioni danno più probabile Granderson a sinistra; in tal modo si apre la bagarre per il posto al centro. Se Gardner sembra avvantaggiato, va anche detto che sia Winn che Thames potrebbero insidiarlo.
Per il ruolo di DH, credo che Johnson sia inarrivabile per chiunque, con la sua OBP di .426 lo scorso anno. Nel momento in cui scriviamo, la formazione titolare pare essere:
Posada
Rodriguez
Jeter
Cano
Teixera
Swisher
Gardner
Granderson
Johnson
Staremo a vedere...
Tra i temi più scottanti di questi giorni, oltre a quelli già citati, c'è sicuramente il rinnovo di contratto per Jeter e Rivera. Moltissimi si chiedono perché la questione non sia già stata affrontata dai dirigenti, ma mi permetto di dissentire con costoro. Alla fine, che fretta c'è? Il destino di New York e di questi due "ragazzi" è inscindibile. Che il contratto venga rinnovato oggi o tra 4 mesi, poco importa. Sappiamo quanto loro siano tranquilli, pertanto il rinnovo non può rappresentare un impedimento alla loro preparazione.
Per quanto concerne i ruoli, ci soffermiamo sui dubbi relativi agli esterni che partiranno titolari in stagione. L'unico tassello fisso pare essere Swisher a destra. Per il centro, ci sono varie opzioni. L'acquisizione di Granderson (che lo scorso anno giocava proprio al centro), sembrava tagliare fuori Gardner. In realtà le ultime informazioni danno più probabile Granderson a sinistra; in tal modo si apre la bagarre per il posto al centro. Se Gardner sembra avvantaggiato, va anche detto che sia Winn che Thames potrebbero insidiarlo.
Per il ruolo di DH, credo che Johnson sia inarrivabile per chiunque, con la sua OBP di .426 lo scorso anno. Nel momento in cui scriviamo, la formazione titolare pare essere:
Posada
Rodriguez
Jeter
Cano
Teixera
Swisher
Gardner
Granderson
Johnson
Staremo a vedere...
lunedì 15 febbraio 2010
Rotazione nel mirino. Ed inizia lo spring training
Nella settimana di inizio degli allenamenti primaverili, tengono banco alcuni temi. Innanzitutto la rotazione dei lanciatori partenti. Abbiamo 4 caselle già piene: CC Sabathia, AJ Burnett, Andy Pettitte e Javier Vasquez. Il 5° sarà probabilmente Phil Hughes, ma attenzione a Joba. Quest'anno non abbiamo più Wang, sul quale la gestione è stata, a mio avviso, precaria. Dopo anni di buio in cui lui era l'unica luce, è bastato un anno con infortunio iniziale a condannarne il destino. Credo che avrebbe fatto ancora molto, ma molto comodo. Fermo restando che lo scorso anno è stato davvero disastroso. Hughes offre alcune garanzie, ma non le migliori. Joba è l'uomo dell'8° inning, che mette la partita in cassaforte prima di Mariano. Ma un inizio incerto di Hughes potrebbe spostare gli indici su di lui. Nei prossimi giorni analizzeremo la situazione dell'intero bullpen.
Altro tema scottante di discussione è quello del catcher. Cervelli contro Posada? Tutto lascia presagire che Cervelli sarà la prima scelta. Già lo scorso anno abbiamo giocato spesso con Molina, sia per scelta tecnica che per la non perfetta salute di Jorge. E l'età già avanzata di Posada potrebbe dare il colpo definitivo al passaggio di consegne. Comunque sia, su questo ruolo ci sentiamo in acque sicure.
Notizia flash: Gene Monahan, il nostro storico preparatore atletico, salterà l'allenamento primaverile per una malattia. Sperando non sia niente di grave, gli rinnoviamo il nostro augurio di un veloce ritorno sulle scene.
Per quanto riguarda alcuni rumors, da segnalare la visione da parte di alcuni emissari Yankees di un ragazzo di 21 anni di nome Adeiny Hechevarria. Uno shortstop dominicano di grandissime speranze, sul quale già molte franchige hanno posato gli occhi. Considerando che molto presto la lega discuterà del draft sui giocatori stranieri, forse molti si muoveranno in questa ottica per prendere il prima possibile i buoni giocatori sparsi fuori dagli States.
giovedì 11 febbraio 2010
Jim Carrey nel nuovo film sugli Yankees
Il flop di Nine non sembra aver placato la sete di musical di Hollywood. Dopo l'annuncio del remake di È nata una stella, per il quale sono stati ingaggiati la cantante Beyoncé Knowles e (forse) Russell Crowe, arriva anche quello riguardante una versione cinematografica di Damn Yankees, già portato sullo schermo nel 1958
Protagonista del film sarà Jake Gyllenhaal, nei panni di un fan del baseball che stringe un patto col diavolo per diventare il più grande giocatore mai esistito e guidare così la sua squadra nella World Series. A incarnare il diavolo ci sarà nientedimeno che Jim Carrey, che dopo essere stato protagonista di Una settimana da Dio passa così al lato oscuro del cristianesimo.
Il film sarà diretto da Todd Graff, che ha già realizzato l'anno scorso un film musicale come Bandslam - High School Band. Il regista è al suo primo lavoro con un grosso budget, ma ha dalla sua parte una solida carriera teatrale nel musical e l'apprezzamento della critica che ha individuato nel suo Bandslam un'opera nettamente meglio riuscita e meno furba di High School Musical.
Non è ancora ben nota la data di uscita del film, ma è ipotizzabile che venga fissata per l'estate del 2012.
(Fonte: Variety)
mercoledì 10 febbraio 2010
A-Rod vs. Cameron Diaz?
Un party galeotto per Alex Rodriguez e Cameron Diaz. Sabato scorso l'attrice ed il nostro 3rd base hanno flirtato (dicono...) alla grande davanti agli sguardi incuriositi di tutti gli altri ospiti vip, tra cui Tom Cruise, Kate Holmes, Jessica Alba.
La Diaz, descritta da Ok! magazine come 'alticcia, divertita ed infatuata', seduta su un divano del locale al CAA party a Miami, ha cominciato a parlare con Rodriguez strusciando il suo corpo su di lui. Alex è parso molto interessato. Dopo Madonna e Kate Hudson, perché non puntare su un'altra super bellezza bionda?
Cameron ha dalla sua molte liaison chiacchierate post Justin Timberlake. Qualche nome? Adam Levine, John Mayer, Paul Sculfor. Alex Rodriguez, dopo il divorzio, sembra lo sportivo più desiderato dalle star hollywoodiane di sesso femminile.
Non rimane che aspettare per capire se l'attrazione tra i due si trasformerà in qualcosa di più... e per capire che effetto avrà su di lui...
La Diaz, descritta da Ok! magazine come 'alticcia, divertita ed infatuata', seduta su un divano del locale al CAA party a Miami, ha cominciato a parlare con Rodriguez strusciando il suo corpo su di lui. Alex è parso molto interessato. Dopo Madonna e Kate Hudson, perché non puntare su un'altra super bellezza bionda?
Cameron ha dalla sua molte liaison chiacchierate post Justin Timberlake. Qualche nome? Adam Levine, John Mayer, Paul Sculfor. Alex Rodriguez, dopo il divorzio, sembra lo sportivo più desiderato dalle star hollywoodiane di sesso femminile.
Non rimane che aspettare per capire se l'attrazione tra i due si trasformerà in qualcosa di più... e per capire che effetto avrà su di lui...
martedì 9 febbraio 2010
Il nostro Opening Day
Salve a tutti! Apro questo primo post parlando dei perché di questo blog. Inizio questa pubblicazione con l'intento di divulgare e diffondere la magia e lo spirito di uno sport. Lo sport del baseball è, come molti altri sport, innanzitutto una lezione di vita. La filosofia di questo gioco ha il sapore della competizione e della sfida, ma mai dell'odio e del rancore. Nel baseball non ci sono contatti fisici, ma non mancano la grinta e la "cattiveria" agonistica. Nel baseball ci sono grandi rivalità vecchie di un secolo, ma non sfociano mai nella violenza. Il baseball unisce le generazioni, coniuga passione ed hobby, fa sentire uniti alcuni senza mai discriminare altri.
Una delle cose che devo al baseball? La capacità di saper perdere. Io che sono nato e sono ancora un agguerrito tifoso di calcio (chissà se rivelerò mai per chi tifo), ho imparato dal baseball ad accettare le sconfitte, a saper attendere l'indomani per un nuovo risorgere. Perché nel baseball perdi 60 partite nell'anno migliore. E pertanto quando perdi ti disperi, sì; ma quando vai a letto guardi al giorno dopo, perché già un'altra sfida ti attende. E quando i ragazzi tornano in campo ti sei già dimenticato della sconfitta precedente e cerchi la nuova vittoria.
Il baseball è uno sport in cui gli arbitri svolgono un ruolo decisivo, sia al piatto che nelle basi. Dallo scorso anno è stata introdotta la moviola, ma solo per sancire se una palla è finita in foul o fuoricampo. Probabilmente la moviola sarà ampliata ad altre decisioni, ma oggi ancora non è così. Pur credendo fermamente che la credibilità di qualsiasi sport passi attraverso mezzi decisionali quasi infallibili, è anche vero che il gioco del baseball ed il movimento del baseball in generale insegnano quanto sia doveroso accettare gli arbitri come parte del gioco. Nel baseball si vedono talvolta violente discussioni tra manager ed arbitri, ma molto raramente. La disciplina che dimostrano i battitori al piatto in tante occasioni è davvero ferrea. Spesso sorridono, dicono qualcosa a denti stretti. Ma restano concentrati, anche dopo lanci giudicati clamorosamente male. È questa la disciplina sportiva che va insegnata, in ogni sport.
Ma veniamo ai New york Yankees. La franchigia più gloriosa della storia dello sport americano e non solo. Era il 2003, quando iniziai a guardare questo sport in maniera assidua. Finale di World Series contro i Marlins. Gli Yankees perdono, ma ho già capito per chi batte il mio petto. Gli Yankees sono una religione, un modo di essere. L'essenza della sportività. Mai sopra le righe, mai scomposti. Vincono o perdono, ma sempre con eleganza. Mai arroganti o presuntuosi. I giocatori sono scelti in base anche al loro comportamento. E così manager e personale tecnico. Se non segui la filosofia Yankees, non sei uno di loro. Gli Yankees hanno un amore naturale verso la loro storia, verso i loro simboli e le loro date. Da Gehrig a Di Maggio, da Ruth a Jeter. Per noi (permettetemi) sono tutti da applausi e lacrime, sotto le note di Frank Sinatra. Abbiamo lasciato il vecchio stadio, per inaugurare il nuovo con un trionfo. Ma l'addio allo Stadium è stata occasione di una cerimonia in grande stile. Tutti presenti. Noi siamo questi.
Oggi è l'Opening Day di questo blog. Parleremo di Yankees e anche un po'degli altri... ma poco. Buona lettura a tutti.
Una delle cose che devo al baseball? La capacità di saper perdere. Io che sono nato e sono ancora un agguerrito tifoso di calcio (chissà se rivelerò mai per chi tifo), ho imparato dal baseball ad accettare le sconfitte, a saper attendere l'indomani per un nuovo risorgere. Perché nel baseball perdi 60 partite nell'anno migliore. E pertanto quando perdi ti disperi, sì; ma quando vai a letto guardi al giorno dopo, perché già un'altra sfida ti attende. E quando i ragazzi tornano in campo ti sei già dimenticato della sconfitta precedente e cerchi la nuova vittoria.
Il baseball è uno sport in cui gli arbitri svolgono un ruolo decisivo, sia al piatto che nelle basi. Dallo scorso anno è stata introdotta la moviola, ma solo per sancire se una palla è finita in foul o fuoricampo. Probabilmente la moviola sarà ampliata ad altre decisioni, ma oggi ancora non è così. Pur credendo fermamente che la credibilità di qualsiasi sport passi attraverso mezzi decisionali quasi infallibili, è anche vero che il gioco del baseball ed il movimento del baseball in generale insegnano quanto sia doveroso accettare gli arbitri come parte del gioco. Nel baseball si vedono talvolta violente discussioni tra manager ed arbitri, ma molto raramente. La disciplina che dimostrano i battitori al piatto in tante occasioni è davvero ferrea. Spesso sorridono, dicono qualcosa a denti stretti. Ma restano concentrati, anche dopo lanci giudicati clamorosamente male. È questa la disciplina sportiva che va insegnata, in ogni sport.
Ma veniamo ai New york Yankees. La franchigia più gloriosa della storia dello sport americano e non solo. Era il 2003, quando iniziai a guardare questo sport in maniera assidua. Finale di World Series contro i Marlins. Gli Yankees perdono, ma ho già capito per chi batte il mio petto. Gli Yankees sono una religione, un modo di essere. L'essenza della sportività. Mai sopra le righe, mai scomposti. Vincono o perdono, ma sempre con eleganza. Mai arroganti o presuntuosi. I giocatori sono scelti in base anche al loro comportamento. E così manager e personale tecnico. Se non segui la filosofia Yankees, non sei uno di loro. Gli Yankees hanno un amore naturale verso la loro storia, verso i loro simboli e le loro date. Da Gehrig a Di Maggio, da Ruth a Jeter. Per noi (permettetemi) sono tutti da applausi e lacrime, sotto le note di Frank Sinatra. Abbiamo lasciato il vecchio stadio, per inaugurare il nuovo con un trionfo. Ma l'addio allo Stadium è stata occasione di una cerimonia in grande stile. Tutti presenti. Noi siamo questi.
Oggi è l'Opening Day di questo blog. Parleremo di Yankees e anche un po'degli altri... ma poco. Buona lettura a tutti.
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